Abbiamo accennato brevemente all’ancoraggio nel paragrafo precedente, ora vediamo un altro modo di applicarlo per consentirti di portartela a letto al primo appuntamento.
Il primo passo consiste nel trovare il sistema rappresentativo preferito della persona con cui esci.
Lo puoi facilmente scoprire chiedendole di ricordare la sua ultima vacanza e di descriverti, con le sue parole, cosa le è piaciuto maggiormente. Se ricorda la piacevole sensazione di assorbire i raggi del sole sdraiata sulla sabbia, o il sentirsi avvolta dalle onde del mare, allora hai di fronte una persona cinestetica (ovvero che predilige le sensazioni fisiche).
Se invece le piaceva il rumore delle onde e la quiete delle notti, allora è uditiva.
Se usa termini visuali, è visiva.
Dopo, chiedile se ricorda l’esperienza più eccitante avuta recentemente. Quando pronunci la parola “eccitante”, abbassa un po’ il tono della voce, e dalle una connotazione erotica. Nove volte su dieci rammenterà un’esperienza erotica.
Quando ti risponde di sì, chiedile di chiudere gli occhi per un minuto.
Poi, secondo il suo sistema rappresentativo preferito, chiedile di ricordare cosa ha visto/sentito/provato in quell’occasione. Mentre richiama alla mente quest’esperienza, noterai dei cambiamenti. Il suo viso arrossirà, il respiro si farà più intenso, il labbro inferiore si allargherà, e più in generale sperimenterà di nuovo le stesse sensazioni provate in quell’occasione.
Quando avverti che è immersa nelle sensazioni provate ricordando, stringile il polso brevemente e dille “bello!”, o qualcosa del genere. Hai creato un aggancio, un “ancoraggio” tra le sue sensazioni e la tua stretta al polso, le tue parole.
Torna a conversare normalmente e poi, più tardi, fai scattare l’ancoraggio.
Avvicinati, guardala negli occhi e sorridile mentre le stingi il polso, ma questa volta non mollare la presa. Tenendolo stretto, la trattieni in quello stato erotico che aveva rammentato, almeno fino a quando non molli la presa.
Ora hai a disposizione un’arma che puoi usare durante il resto del vostro appuntamento.
Quando poi la porti nella tua tana, stuzzicala un po’. Non farti avanti subito, limitati a sorridere con fare sornione.
Se parlando fa qualche osservazione interessante, avvicinati, stringile il polso e ripeti, come nell’occasione della suo racconto “bello!”, o qualche altra fandonia del genere.
Quando ricade nuovamente in quello stato erotico, tienile stretto il polso, poi parti all’attacco con la mano libera e con la bocca.
Pratica l’ancoraggio.
Con la pratica otterrai sempre migliori risultati. Non è facile, inutile ingannarsi. Ma … cavoli, funziona!
Il bello di queste tecniche è che ti consentono di scavalcare il classico, lungo, stremante, e spesso inconcludente, appuntamento vecchia maniera.
Poi trasformare un innocente invito a bere un caffè insieme in una scopata selvaggia nel giro di un quarto d’ora.